I consumatori italiani vogliono azioni concrete, e non solo parole, dalla Corporate Social Responsibility
La responsabilità sociale delle imprese è ormai un imperativo per l’88% dei consumatori italiani, secondo la recente ricerca condotta da Emotional Marketing. Questo studio, intitolato “Donatori, donazioni e corporate social responsibility 2023”, rivela un crescente interesse del pubblico per l’impegno sociale delle aziende, ma anche una notevole diffidenza nei confronti della trasparenza e della sincerità di tali iniziative.
Le opinioni dei consumatori
l sondaggio, basato su un campione di 1000 individui di età compresa tra i 18 e i 70 anni, mette in luce la crescente esigenza di azioni concrete, trasparenza e verificabilità nel contesto della Corporate Social Responsibility (CSR). L’88% dei consumatori intervistati ritiene che le aziende abbiano il dovere di impegnarsi in ambito sociale e ambientale, ma il 64,8% ritiene che alcune utilizzino quest’impegno solo come facciata, mentre il 58.1% è convinto che alcune realtà dichiarino impegni solidali non veritieri.
Questi dati rivelano una sfida chiara lanciata dai consumatori al mondo delle imprese, che devono non solo impegnarsi maggiormente in ambito sociale ma anche garantire una maggiore trasparenza. La ricerca ha sottolineato l’importanza di un bilancio di sostenibilità all’interno delle aziende, un elemento valutato “molto importante” dal campione intervistato, che dichiara di preferire le aziende che adottano questa pratica.
Il Cause Related Marketing: funziona ma non basta
Un altro dato interessante emerso dalla ricerca è che il 48,5% dei consumatori ha scelto di acquistare prodotti da marche responsabili nell’ultimo anno anziché effettuare donazioni dirette a organizzazioni benefiche. Questo dimostra un crescente interesse da parte dei consumatori nell’acquistare prodotti che destineranno parte degli incassi a cause benefiche conosciute (CRM). La ricerca ha anche evidenziato che la propensione all’acquisto aumenta ulteriormente se la donazione non comporta un aumento del costo del prodotto.
Tuttavia, secondo i consumatori, gli acquisti solidali non sono sufficienti. Negli ultimi quattro anni, è raddoppiato il numero di consumatori che ritengono che le aziende dovrebbero impegnarsi socialmente non solo attraverso donazioni legate alle vendite, ma anche tramite eventi di piazza e sponsorizzazioni (21% degli intervistati) e donazioni indipendenti dalle vendite (28%).
È anche per affrontare questa crescente attenzione dei consumatori all’impegno sociale delle aziende che è stata fondata Think Rebel.
Offriamo una vasta gamma di servizi, compreso il supporto per progetti su misura e l’attivazione di partnership, un’opportunità particolarmente interessante per le aziende desiderose di impegnarsi in ambito di CSR. Abbiamo l’obiettivo di supportare le imprese affinché i loro progetti siano concreti e mirino a un impatto positivo tangibile, visibile anche ai consumatori.
In un mondo in cui l’impegno sociale è fondamentale, Think Rebel apre nuove opportunità per il settore privato, mentre i consumatori continuano a spingere per una CSR trasparente, autentica e significativa. Le aziende italiane che risponderanno a questa chiamata potranno non solo migliorare la loro reputazione, ma anche fare una differenza tangibile nella società.